La “salva Sallusti” senza “ammazza blog”

La “salva Sallusti” è stata approvata da poche ore dalla commissione Giustizia del Senato e si prepara all’esame dell’aula. Tra le disposizioni previste nel testo, l’obbligo di rettifica per le testate telematiche. Questa spada di Damocle che ormai da anni si ripresenta sulla testa di chi scrive sul Web sembra tuttavia aver perso la sua caratteristica più minacciosa; resterebbero infatti esclusi dagli obblighi di rettifica entro 48 ore i blog e i siti che hanno carattere informativo ma che non sono registrati come testate.

Dunque, di nuovo arginati i più censori e pericolosi intenti di quella parte del nostro universo politico sempre pronta a usare il manganello contro chi affida ai bit il proprio pensiero? Vedremo. Sembra intanto ribadita l’impostazione che vede l’obbligo di registrazione delle testate telematiche e il rispetto di tutti gli oneri che ne derivano come passaggio meramente amministrativo del quale devono farsi carico solo coloro che voglio accedere ai contributi pubblici dell’editoria, come ha più volte stabilito la Corte di Cassazione.

Ma c’è da vigilare sul prossimo passaggio istituzionale prima di dirsi certi che questa sia una buona notizia per l’informazione online.

Update 24 ottobre – Come volevasi dimostrare, Guido Scorza informasul fatto che in realtà quegli intenti censori restano intatti in altre forme. 

E arriva il diritto all’oblio, che se non rispettato si traduce in multe salate. Anche per i blog. Ma c’è chi non la vede così nera

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