Il giornalista di Ragusa Carlo Ruta è stato condannato dalla prima sezione della Corte d’Appello di Catania per il reato di stampa clandestina, disciplinato dall’articolo 16 della legge sulla stampa (n.47 dell’8 febbraio 1948). Già condannato dal tribunale di Modica nel 2008, Ruta dovrà ora versare 150 euro di multa; il suo blog Accadeinsicilia, focalizzato su inchieste riguardanti politica e collusioni con la mafia, era stato citato in giudizio dal procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera, che si dice danneggiato dai contenuti dello spazio online. A Catania si stabilisce ora che il blog necessitava di una registrazione presso un tribunale perché deve essere equiparato ad un giornale cartaceo; in mancanza di registrazione opera dunque in clandestinità. L’avvocato di Ruta, Giuseppe Arnone, ha già annunciato il ricorso in Cassazione, perché ritiene la sentenza “gravemente illiberale in quanto non tiene in adeguata considerazione i principi costituzionali che garantiscono la libertà di stampa e d’informazione: elementi essenziali della democrazia”.
Il precedente che si crea, infatti, rischia di gettare nella clandestinità migliaia di siti e blog: chi stabilisce la “necessità di equiparazione alla stampa cartacea”?
UPDATE 28 MAGGIO – Massimo Mantellini lega questa vicenda giudiziaria alla legge n.62 del 2001.