Articoli con tag deep

Se l’Onu appoggia la deep packet inspection

È inquietante lo scenario che rischia di aprirsi su tutta la Rete mondiale se i paesi riuniti a Dubai per il Wcit dovessero ratificare una recente mossa dell’Itu. L’organismo dell’Onu il 20 novembre scorso ha infatti “pacificamente” approvato uno standard tecnologico che rende possibile per governi e aziende passare al setaccio tutti i contenuti che vengono scambiati sulla Rete. La deep packet inspection insomma, l’analisi approfondita di ogni singolo pacchetto di bit che viene scambiato tra i vari nodi.

I dettagli della proposta non sono ancora chiari, a differenza dei rischi. Come segnalato dal Center for Democracy and Technologies, l’approvazione della proposta Y2770, messa a punto dal cinese Gousheng Zu, mette in serio pericolo la privacy dei due miliardi di netizen connessi nel mondo ed espone le reti di nuova generazione ad un altissimo rischio censura. Alla luce di tutto questo appare meno credibile la rassicurazione avanzata dal segretario dell’Itu Hamadoun Touré, il quale ha assicurato che “in nessun modo verrà attaccata la libertà di espressione”.

Sullo sfondo, la guerra fredda che rischia di aprirsi tra Usa e paesi che seguono Cina e Russia nel tentativo di imporre un più stringente controllo sulla Rete mondiale sottraendolo all’Icann e il sempre più caldo dibattito in materia di neutralità della Rete, che vede lo scontro tra le velleità della grandi compagnie di telecomunicazione e la ferma resistenza dei services providers, Google in testa, del’Unione Europea e dei “padri nobili” del Wordl Wide Web Tim Berners-Lee e Vincent Cert.

In tutto questo c’è dunque da sperare che abbia ragione Stefano Trumpy, delegato italiano all’Icann, che in un’intervista a La Stampa ha affermato: “Non credo che alla fine della conferenza cambierà qualcosa nel breve periodo”. E la necessaria unanimità per l’approvazione delle proposte potrebbe contribuire a far naufragare le più pericolose.

, , , , ,

1 Commento