Le linee guida del Garante

Vista la recente pubblicazione delle “Linee guida in materia di trattamento dei dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web”, il Garante per la privacy ha diffuso un’informativa che mira a riassumerne i punti salienti. Si evince così che le linee guida ribadiscono i principi di necessità del trattamento dei dati personali, l’esattezza degli stessi e l’indicazione di un tempo limite oltre il quale non risultano più utilizzabili (se non già specificato da norme di settore). Ma soprattutto, vengono legittimati strumenti tecnologici atti a risolvere un paio di problematiche importanti: innanzitutto, si indica una preferenza per i motori di ricerca interni ai servizi della PA e la rispettiva esclusione di reperibilità dei dati ai motori di ricerca esterni; in secondo luogo, si impone l’installazione di software o sistemi di alert per la segnalazione di accessi anomali ai dati e che evitino una duplicazione massiva degli stessi. Si scende poi nel dettaglio delle informazioni pubblicabili (e soprattutto di quelle non pubblicabili) in materia di concorsi, selezioni pubbliche, graduatorie, elenchi professionali, dipendenti pubblici e beneficiari di contributi economici e agevolazioni.

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