Con una maggioranza schiacciante il Parlamento neozelandese ha approvato la Sezione 92A del Copyright (Infringing File Sharing) Amendment Bill, la nuova legge sul diritto d’autore. Le peggiori previsioni della vigilia, formulate sulle intenzioni già manifestate dalle autorità kiwi con i tentativi del 2009, escono confermate: dal primo settembre 2011 chi viene sorpreso a scaricare illegalmente file dalla rete finirà in un circuito simile al Three Strikes francese, e potrebbe vedersi sospesa la connessione fino a sei mesi; inoltre, gli utenti saranno considerati colpevoli fino a prova contraria rischiando multe fino a 9mila euro (15mila dollari neozelandesi). Ovviamente, pioggia di polemiche in rete, molte delle quali centrate sul fatto che si tratta dell’ennesimo favore fatto ai detentori di diritti.
lareteingabbia.net
Nuova Zelanda: mannaia sugli scariconi
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L’unica conclusione che posso trarre è che l’ambiente di Internet è una risorsa della quale va incentivato lo sviluppo nell’interesse del più ampio benessere sociale, e che vanno al contempo compresi i suoi pericoli così da strutturare un sistema di regolamentazione funzionale proprio a quello sviluppo.
Il tutto stigmatizzando senza appello il controllo censorio e il filtraggio mossi dagli scopi politici o economici di pochi. L’impostazione più consona alla regolamentazione di Internet, date le caratteristiche del mezzo, sembra dunque essere la costante collaborazione tra il legislatore, la magistratura, il governo, le autorità in generale e i produttori di contenuti (chiamati soprattutto a elaborare modelli di business adatti alla Rete) nonché i fornitori di servizi, i provider, gli intermediari e la sempre più vasta comunità degli internauti.
Stiracchiando un paio di concetti al di fuori del loro ambito, potremmo dire che bisogna passare da una “legislazione broadcast” ad una “legislazione netcast”.
Detto in altri termini, la Rete non sta bene in una gabbia, ma solo in un’altra rete.L’intervento a Radio1 – 10 aprile 2013
L’intervento a Radio1 – 28 dicembre 2011
L’intervento a Radio1 – 11 ottobre 2011