Next Generation Networking, forse si parte

Next Generation NetworkingLa Cassa dei Depositi e Prestiti parteciperà insieme alle società di telecomunicazione alla formazione della Newco che dovrà gestire la messa a punto in Italia della NGN, la rete di nuova generazione. Almeno è quello che si afferma nel Piano Nazionale di Riforma (documento con il quale si indicano in sostanza i passi che il governo intende compiere per tenere fede agli obiettivi della strategia comunitaria Europa2020) presentato il 13 aprile 2011 dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il cammino del New Generation Networking nel nostro paese sembra dunque essere ad un punto di svolta, e al punto 69 del capitolo “Innovazione” del PNR si prevede “l’avvio di un piano per portare le reti di nuova generazione al 50% dei cittadini italiani. Un’iniziativa in partenariato pubblico-privato che vede coinvolti i 20 principali operatori di telecomunicazione in Italia”. Certo non è quantificato l’impegno economico della Cdp e lo stato di implementazione del progetto è ancora in fase di “definizione del piano esecutivo”, che dovrebbe tuttavia essere terminato entro il 2016.

DIGITAL DIVIDE E LTE – Sono altri due i punti del Pnr che parlano di banda larga: al punto 68 si menziona l’eliminazione del digital divide e si dipinge uno scenario nel quale, entro il 2013, si porterebbe una connessione a 20mbps per tutti i cittadini. Fondi per 370 milioni di euro sarebbero già utilizzabili grazie al Fondo strategico per il paese (Fas). Subito dopo viene invece indicata una generica “maggiore disponibilità per compensare la liberalizzazione delle frequenze da parte delle emittenti locali” nell’ambito dell’asta che dovrebbe fruttare al governo 2,4 miliardi di euro da reinvestire nelle nuove reti mobile Lte; proprio pochi giorni fa le società che si occupano della rappresentanza delle tv locali nella vicenda avevano fatto sapere che se il governo vuole le frequenze che appartengono ad esse deve sborsare 480 milioni di euro anziché i 240 previsti dalla Legge di Stabilità. Nel Pnr si prevede così l’emanazione di un “Dpcm per l’istituzione del Comitato dei Ministri incaricato di sovraintendere alla procedura di gara. Anticipazione al 2011 della gara per le frequenze del cosiddetto dividendo digitale ora in uso all’emittenza televisiva locale da destinare alla telefonia mobile a banda larga”. 

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