Saranno state le sue posizioni progressiste in materia di tutela del diritto d’autore e neutralità della Rete. Fatto sta che il consigliere dell’Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom) Nicola D’Angelo sarebbe stato sollevato dall’incarico di relatore della delibera 668/10/CONS sul diritto d’autore online. D’Angelo, docente universitario e magistrato amministrativo, si occupava della stesura del documento con Gianluigi Magri, al quale sarà ora affiancato un altro degli 8 consiglieri dell’Authority (c’è chi lo indica in Sebastiano Sortino, ex direttore della Federazione Italiana degli editori di giornali e dunque personaggio con orientamento ben diverso da quello del predecessore). Mesi fa D’Angelo si era espresso parlando delle leggi nostrane sul diritto d’autore come di norme antiquate e non adatte ai tempi e che andrebbero dunque riformulate per essere più adatte alle nuove realtà prima di discutere di soluzioni che, stante un inappropriato quadro legislativo, presenterebbero un “peccato originale”. Nelle stesse ore si dimetteva da relatore della precedente bozza del regolamento sulla disciplina del Web radio e delle Web TV (la 607/10/CONS) in polemica con misure giudicate generalizzanti dell’universo dell’audiovisivo in Rete.
UPDATE 12 maggio 2011 – E’ stata recapitata in merito una lettera al presidente dell’Agcom Corrado Calabrò; in essa sono presenti richieste di spiegazioni sulla vicenda, maggiore trasparenza negli atti e incontri dei commissari con i firmatari (Agorà Digitale, ADICONSUM, ALTROCONSUMO, ASSONET-Confesercenti, ASSOPROVIDER-Confcommercio, FEMI, Istituto per le Politiche dell’Innovazione e Studio Legale Sarzana).
LA DELIBERA – Parlando dello specifico della 668/10/CONS (“Consultazione pubblica su lineamenti di provvedimento concernente l’esercizio delle competenze dell’autorità nell’attività di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”) essa arriva in attuazione dell’articolo 6 del Decreto Romani del marzo 2010. Un’ampia analisi della stessa è presente qui.