Google News nel suo servizio di rassegna stampa non può riprodurre neppure piccole porzioni degli articoli pubblicati da un certo numero di giornali editi in Belgio, anche se questa pratica potrebbe aumentare la popolarità dei pezzi stessi. La Corte d’Appello di Bruxelles ha così confermato la sentenza di primo grado nei confronti di BigG accogliendo le richieste degli editori belga riuniti in CopiePress. Unica nota positiva per Mountain View, dove circola l’intenzione di ricorrere in Cassazione, la riduzione della multa che sarebbe comminata per ogni giorno di ritardo nella rimozione dei link incriminati (da un milione a 25mila euro). Gli editori non sembrano comunque soddisfatti e pretendono gli arretrati: Google, a loro detta, dovrebbe pagare tra i 32,8 e i 49,2 milioni per aver archiviato in cache nel 2001 e indicizzato in Google News dal 2006 un enorme numero di articoli di loro proprietà.
UPDATE 12 maggio 2011 – Segnalo in merito l’analisi condotta sulla vicenda da Guido Scorza.