Archivio per la categoria Italia
La linea amica di Brunetta
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 16 aprile 2011
Un altro passo in avanti nel piano di e-government del ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta. E’ da poche ore online Lineamica.gov, il “Portale degli italiani”, il cui obiettivo è quello di rendere più facile e diretto il rapporto tra il cittadino e la PA. Lo spazio online si affianca così al portale unico della Pubblica Amministrazione Vivifacile.gov e al prossimo Reti Amiche. Brunetta ha definito Lineamica “Il Google della PA, con in più la voce”, aggiungendo nel corso della conferenza stampa di presentazione:”Nella PA ci sono più di 40mila siti, con oltre un miliardo di documenti archiviati. È pensabile che nell’arco del prossimo anno questo miliardo diventi 10 miliardi. È una crescita esponenziale. È un portale che raggruppa direttamente e indirettamente tutti i siti della PA con un potente motore di ricerca, capace di navigare dentro questa enorme quantità di informazioni e di essere intelligente nel selezionare le informazioni ricercate”. Dunque, un ampio database, una ricca sezione di FAQ e un motore di ricerca collegato al circuito di Italia.gov che permetterà ad ogni cittadino di “sapere subito quanti punti ha sulla patente, se il figlio va a scuola o quante sono le auto blu”. Arriva al contempo lo strumento MiaPA, che permetterà di ricercare tramite smartphone gli uffici pubblici più vicini nonché di esprimere il grado di soddisfazione per il servizio ricevuto.
Next Generation Networking, forse si parte
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 15 aprile 2011
La Cassa dei Depositi e Prestiti parteciperà insieme alle società di telecomunicazione alla formazione della Newco che dovrà gestire la messa a punto in Italia della NGN, la rete di nuova generazione. Almeno è quello che si afferma nel Piano Nazionale di Riforma (documento con il quale si indicano in sostanza i passi che il governo intende compiere per tenere fede agli obiettivi della strategia comunitaria Europa2020) presentato il 13 aprile 2011 dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il cammino del New Generation Networking nel nostro paese sembra dunque essere ad un punto di svolta, e al punto 69 del capitolo “Innovazione” del PNR si prevede “l’avvio di un piano per portare le reti di nuova generazione al 50% dei cittadini italiani. Un’iniziativa in partenariato pubblico-privato che vede coinvolti i 20 principali operatori di telecomunicazione in Italia”. Certo non è quantificato l’impegno economico della Cdp e lo stato di implementazione del progetto è ancora in fase di “definizione del piano esecutivo”, che dovrebbe tuttavia essere terminato entro il 2016.
DIGITAL DIVIDE E LTE – Sono altri due i punti del Pnr che parlano di banda larga: al punto 68 si menziona l’eliminazione del digital divide e si dipinge uno scenario nel quale, entro il 2013, si porterebbe una connessione a 20mbps per tutti i cittadini. Fondi per 370 milioni di euro sarebbero già utilizzabili grazie al Fondo strategico per il paese (Fas). Subito dopo viene invece indicata una generica “maggiore disponibilità per compensare la liberalizzazione delle frequenze da parte delle emittenti locali” nell’ambito dell’asta che dovrebbe fruttare al governo 2,4 miliardi di euro da reinvestire nelle nuove reti mobile Lte; proprio pochi giorni fa le società che si occupano della rappresentanza delle tv locali nella vicenda avevano fatto sapere che se il governo vuole le frequenze che appartengono ad esse deve sborsare 480 milioni di euro anziché i 240 previsti dalla Legge di Stabilità. Nel Pnr si prevede così l’emanazione di un “Dpcm per l’istituzione del Comitato dei Ministri incaricato di sovraintendere alla procedura di gara. Anticipazione al 2011 della gara per le frequenze del cosiddetto dividendo digitale ora in uso all’emittenza televisiva locale da destinare alla telefonia mobile a banda larga”.
L’innovazione dei giovani ammnistratori
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 14 aprile 2011
Il legame tra giovane età degli amministratori e innovazione non è solo un luogo comune; a dimostrare questa tesi sono i numerosi esempi presentati da Cittalia, il centro studi dell’Associazione nazionale comuni italiani, in occasione dell’assemblea annuale di Anci Giovane svoltasi a Taormina nei giorni scorsi. Cittalia, nello specificare che sono più di 26mila gli under 35 eletti nei comuni italiani, con una predominanza nei piccoli centri (il 70% opera in comuni di meno di 5000 abitanti), mette in evidenza come essi si facciano quasi ovunque promotori di politiche volte allo sviluppo della banda larga e dell’innovazione in generale. Un esempio è a Frigento (Avellino), dove il sindaco trentacinquenne Luigi Famiglietti ha realizzato una connessione wi fi per tutto il paese servendosi di sette antenne wireless; con 60mila euro di spesa, tutti i cittadini del paese potranno così beneficiare di una connessione che, gratuita per le strutture pubbliche, ha già consentito di crescere a piccole imprese locali impegnate in grafica pubblicitaria, design e turismo. Esempio seguito anche dal giovane sindaco di Cortina Andrea Franceschi, che ha affiancato all’implementazione delle connessioni wi fi corsi di alfabetizzazione digitale per gli anziani.
APP E OPEN SOURCE – Il tutto mentre il ventisettenne consigliere comunale di Grugliasco (Torino) sta promuovendo la digitalizzazione di tutti i documenti del municipio e l’adozione da parte dell’amministrazione di software open source che permettano di risparmiare sui costi delle licenze ; il tutto dopo aver installato le antenne per le connessioni senza fili, ovviamente. “E’ senza dubbio più facile che a proporre l’utilizzo del Voip o della banda larga siano i giovani eletti piuttosto che un sindaco magari ancora in difficoltà con il computer – sostiene il segretario nazionale di Anci Giovane Giacomo D’Arrigo – Dai tantissimi giovani eletti nei piccoli e grandi comuni sta arrivando un contributo importante a rilanciare a livello locale il dibattito sull’innovazione nei comuni e sul coinvolgimento dei più giovani per il rilancio dei territori”. E proprio il rilancio del territorio deve essere l’obiettivo della nascita di iSulmona, applicazione per smartphone messa a punto dal consigliere comunale del comune abruzzese Antonio Iannamorelli, 30 anni. L’app è in sostanza una guida interattiva con informazioni relative a turismo e servizi cittadini; è inoltre aperta all’acquisto di “vetrine virtuali” da parte di privati per la promozione di attività commerciali.
Cyberattivismo, organizzazione online e la Politica della Trasparenza e dei Dati Aperti
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 14 aprile 2011
Giro la segnalazione di tre eventi su attivismo digitale, organizzazione in rete e policy di open data presente sul blog di Luca Nicotra.
Le eccellenze delle ICT tra Scandinavia e Singapore
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia, Unione Euopea, USA il 13 aprile 2011
Il report annuale del World Economic Forum (WEF) sulle Information and Communication Technologies (ICT) vede spiccare come paesi maggiormente competitivi nel settore la Svezia e Singapore, seguiti da Finlandia e Svizzera. Quinta piazza per gli Stati Uniti, che scendono di due posti rispetto all’anno precedente. Per la realizzazione del report sono stati monitorati gli andamenti di 138 paesi durante il 2010 rispetto a vari indici, tra i quali l’adozione di tecnologie di comunicazione e informazione, la disponibilità degli individui al loro utilizzo, il reale utilizzo delle stesse, il giro d’affari che se ne ricava e la sollecitudine dei governi alla loro implementazione e sviluppo. Secondo il WEF le ICT sono “il fattore chiave per sviluppare un mondo più economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibile”. In Svezia l’uso delle nuove tecnologie è massiccio tanto che il 90% della popolazione si connette ad Internet con regolarità. Tuttavia, le aree del mondo con il potenziale tecnologico maggiore restano Asia e Medioriente, con la Corea del Sud sempre leader nella velocità delle connessioni alla rete e il Bahrain tra i paesi con i migliori tassi di crescita dal 2006 ad oggi (come Cina, Vietnam e Uruguay). E l’Italia? Solo 51esima.
Le linee guida del Garante
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 13 aprile 2011
Vista la recente pubblicazione delle “Linee guida in materia di trattamento dei dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web”, il Garante per la privacy ha diffuso un’informativa che mira a riassumerne i punti salienti. Si evince così che le linee guida ribadiscono i principi di necessità del trattamento dei dati personali, l’esattezza degli stessi e l’indicazione di un tempo limite oltre il quale non risultano più utilizzabili (se non già specificato da norme di settore). Ma soprattutto, vengono legittimati strumenti tecnologici atti a risolvere un paio di problematiche importanti: innanzitutto, si indica una preferenza per i motori di ricerca interni ai servizi della PA e la rispettiva esclusione di reperibilità dei dati ai motori di ricerca esterni; in secondo luogo, si impone l’installazione di software o sistemi di alert per la segnalazione di accessi anomali ai dati e che evitino una duplicazione massiva degli stessi. Si scende poi nel dettaglio delle informazioni pubblicabili (e soprattutto di quelle non pubblicabili) in materia di concorsi, selezioni pubbliche, graduatorie, elenchi professionali, dipendenti pubblici e beneficiari di contributi economici e agevolazioni.
In Veneto l’evasione corre su eBay
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 12 aprile 2011
Quattro imprenditori sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per evasione fiscale; il reato sarebbe stato perpetrato utilizzando il sito di aste online eBay per trarre profitto senza pagare le relative tasse. L’evasione è calcolata su un fatturato di 800 milioni di euro relativo alla compravendita di circa 25mila prodotti.
E’ boom di domini .it
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 12 aprile 2011
Nell’ultimo anno si è passati da 28mila a 36mila domini .it registrati in media ogni mese. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle Ricerche di Pisa (Iit-Cnr). Alla fine del 2010 erano 442mila le nuove registrazioni, che singificano un aumento del 30% rispetto al 2009 e del 50% rispetto al 2008. Domenico Laforenza, direttore del Iit-Cnr spiega: “Per raggiungere il primo milione di domini .it ci sono voluti 17 anni, il secondo milione ne ha chiesti solo 5, grazie al nuovo e più semplice sistema di registrazione introdotto il 28 settembre del 2009”. La soglia dei due milioni di domini .it è stata raggiunta a metà dell’ottobre 2010 e grazie ad essa l’Italia si collocava al quinto posto tra i paesi dell’Unione Europea per numero di domini registrati.
Italia: l’Internet Economy vale 56 miliardi
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 12 aprile 2011
Il Boston Consulting Group, su commissione di Google, ha condotto uno studio su Internet in relazione all’economia italiana. Da esso si evince innanzitutto che l’Internet Economy nel nostro paese nel 2010 ha raggiunto un giro d’affari di 31,6 miliardi di euro (2% del PIL), ai quali vanno sommati i 17 miliardi che proverrebbero dall’indotto e i 7,4 dell’e-procurement, la somma dei beni e servizi acquistati online dalla Pubblica Amministrazione. La proiezione per il futuro, vista la crescita di 10 punti percentuali registrata rispetto al 2009, è l’arrivo al 4,3% del Prodotto Interno Lordo per il 2015. Importante appare la crescita di introiti dell’1,2% per le PMI che usano attivamente la rete per la compravendita, mentre i contenuti digitali sono dominati dal poker online, settore che ha fatturato da solo 3 miliardi di euro nell’ultimo anno. Importante per lo sviluppo dell’Internet Economy italiana è poi il settore mobile, sul quale il nostro paese parte avvantaggiato vista l’alta diffusione di dispositivi tramite i quali affermano di compiere acquisti il 3% degli utenti e il 10% intende farlo in futuro.
ASTA DELLE FREQUENZE – Certo che proprio questo sviluppo, come si sa, rende indispensabile investire nelle infrastrutture delle connessioni in mobilità, le cui reti sarebbero vicine al collasso per saturazione. Investimenti che subiscono rallentamenti di fronte a richieste come quelle delle tv nell’ambito dell’asta delle frequenze che dovrebbe garantire un rientro di 2,4 miliardi di euro da utilizzare per lo sviluppo della broadband mobile. Aeranti-Corallo e Frt, società che si occupano della rappresentanza delle tv locali nella vicenda, fanno sapere che se il governo vuole le frequenze che appartengono ad esse deve sborsare 480 milioni di euro anziché i 240 previsti dalla Legge di Stabilità. E sembrano intenzionate ad andare fino in fondo, compreso un eventuale ricorso al Tar del Lazio che bloccherebbe l’asta e tutte le dinamiche ad essa correlate. Il tutto mentre in Germania l’asta ha già avuto luogo e in Spagna, Francia e Regno Unito si accelera per arrivare a realizzarla.
Articolo 21-bis: per la Provincia di Roma si può fare
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 11 aprile 2011
Il Consiglio Provinciale di Roma ha approvato una mozione del PD a favore dell’inserimento in Costituzione dell’Articolo 21-bis, quello che inserirebbe l’accessso ad Internet tra i diritti fondamentali tutelati dalla Carta. Nella formulazione del giurista e costituzionalista Stefano Rodotà esso infatti reciterebbe:
Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.
La posizione espressa con questo voto è coerente con l’atteggiamento dimostrato fin dall’inizio dal presidente Nicola Zingaretti e dalla sua Giunta in materia di Internet; il progetto Wi Fi Rete Provincia ad esempio ha già sfondato il muro dei 500 hot spot di connessione pubblica.
Se Report parla di Facebook
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 11 aprile 2011
La puntata di Report di ieri sera ha sollevato una marea di polemiche; segnalo qui Matteo Bordone su Wired.it, una lettera aperta indirizzata a Milena Gabanelli e l’opinione espressa da Vittorio Zambardino tramite il suo profilo di Facebook:
Sto ascoltando la puntata di Report Gabanelli sul web 2.0. Non è una crociata contro la rete, come qualche fesso fanatico sostiene. Ma è generica, “congestionata” negli argomenti quindi sommaria, e impostata alla cultura italiana più mainstream: i dati sull’audience non sono “schedature”, è ciò che un computer può fare. E parti civili dei processi e editori carta stampata non sono fonti da prendere senza filtroUPDATE: la replica della Gabanelli alle critiche e un post di Vittorio Zambardino
Milano dei Commons Digitali
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 9 aprile 2011
Qui sotto la bozza del programma digitale della lista radicale per le prossime comunali a Milano
“Non tutte le innovazioni sono uguali. C’e’ l’innovazione di potere, centralizzata e parastatalizzata. E c’e’ l’innovazione libera che crea un tessuto sociale di imprenditori dell’innovazione, che va nella direzione della libertà e dei diritti civili (privacy, libertà di accesso, etc) e dello sviluppo di beni comuni, contro quella che va verso il controllo generalizzato. L’innovazione di potere, insegna ai cittadini un rapporto subalterno con la tecnologia.Crediamo che piu’ delle promesse siano innanzitutto le persone ad essere garanzia di questa direzione.
Marco Cappato, capolista della Lista Bonino a Milano, fin dai tempi del parlamento europeo ha dimostrato la capacità di declinare “radicalmente” le nuove tecnologie, ed è dal 2009 presidente dell’Associazione radicale Agorà Digitale.
Andrea Trentini, ricercatore di informatica dell’Università di Milano
Lorenzo Lipparini, membro del consiglio direttivo dell’Associazione radicale Agorà Digitale
Fabrizio Veutro, ex-avvocato della Free Software Foundation
NGN: Google&Co. devono pagare
Pubblicato da Marco Ciaffone in Italia il 7 aprile 2011
Per la messa a punto della New Generation Network è necessaria una spesa alla quale devono partecipare anche quei soggetti, le net company, che ricavano grossi introiti dalla rete ma non partecipano alla sua evoluzione infrastrutturale. E’ questa la linea emersa durante l’audizione alla Commissione Lavori Pubblici al Senato, durante la quale Stefano Parisi, ex Amministratore Delegato di Fastweb e attuale presidente di Asstel, ha evidenziato come i tempi d’azione siano stretti perché la rete italiana rischia il collasso. Gli investimenti dovranno così essere ingenti ma non dovranno provenire da soldi pubblici, con lo Stato che sarebbe chiamato soprattutto ad un ruolo normativo entro il quale si pongano i lavori per l’implementazione della rete di nuova generazione. E per la prima volta in sede istituzionale viene citato a proposito Google. Anche per il presidente di Telecom Bernabé le net company vanno responsabilizzate in questo senso, perché non solo ottengono “a livello mondiale, ricavi totali analoghi a quelli conseguiti dagli operatori di rete per l’accesso a Internet (circa 130 miliardi nel 2010), pur non essendo gravati dagli elevati investimenti infrastrutturali di questi ultimi”, ma non lasciano neanche “occupazione e risorse fiscali in capo ai paesi in cui vengono realizzati”. Bernabé confermava comunque gli impegni di Telecom: 8,7 miliardi nel triennio 2011-2013 dopo l’investimento di 3,1 miliardi del 2010. A margine dell’incontro è stato proposto di passare la gestione dell’NGN dal Ministero dello Sviluppo Economico a quello delle Infrastrutture, prima di fare il punto sulla situazione dell’asta per le frequenze a 800 mhz che dovrebbe fruttare 2,4 miliardi di euro da investire per la banda larga, asta che per il momento appare sospesa.
Il tutto mentre Google investe in Youtube: 100 milioni di euro per trasformare il Tubo in un network televisivo. Sembrano tanti, ma sembrano proporzionati al cospetto dei 554 milioni incassati dalla piattaforma nel 2010. In ogni caso, i tempi del restyling del sito sono ancora da valutare.
Banda larga, tavolo a Milano
Pubblicato da Marco Ciaffone in Il mondo del Web, Italia il 7 aprile 2011
In attesa che decollino i grandi piani nazionali in materia di banda larga e fibra ottica, sono regioni ed enti locali ad organizzarsi. Come la Lombardia, che lavora, oltre che per portare l’Adsl nei piccoli paesi entro il 2013, per un piano di implementazione della fibra ottica per 4,2 milioni di cittadini nei prossimi sette anni, prevedendo una spesa di 1 miliardo e 200 mila euro. Milano, in particolare, ospita oggi un tavolo promosso da Assinform al quale siedono 20 aziende dell’ICT (tra le altre anche Microsoft e Telecom) e il comune. L’obiettivo è predisporre un uso ottimale e funzionale allo sviluppo cittadino di quei 4.200 chilometri di fibra ottica messi a disposizione da Metroweb per usi istituzionali gratuiti nei prossimi 15 anni.
Il Blog
Pubblicato da Marco Ciaffone in Access Denied, Il mondo del Web, Italia, Unione Euopea, USA il 6 aprile 2011
La regolamentazione di Internet, gli usi che ne fanno gli utenti, il controllo, il filtraggio e la censura applicati su di esso dai regimi non democratici. Sono queste alcune delle variabili che, incontrandosi e giocando in un continuo assestamento reciproco danno forma alla Rete in maniera diversa a seconda dei contesti. L’obiettivo del lavoro è seguire proprio l’evoluzione di queste forme diverse tramite un quotidiano aggiornamento sulle novità provenienti da tutto il mondo di Internet in merito alle sopra menzionate variabili. Dunque, un blog di news centrato sulle “gabbie” dentro le quali si trova a vivere, e a seconda delle quali prende forma, questo straordinario strumento chiamato Internet.
Blog che si arricchisce anche di tanto materiale, disponibile nella sezione “Tutto quello che c’è da sapere”. Materiale il cui giorno di ultimo aggiornamento coincide proprio con la data del primo post e ne ricostruisce tutto il cammino precedente. E’ così possibile trovare tra i Pdf una descrizione del funzionamento di Internet seguita da una ricognizione planetaria virtualmente divisa in due ambiti. Il primo è la regolamentazione partorita dai sistemi democratici, della quale si mettono in evidenza, oltre a ricostruirne la storia, i traguardi ma anche i ritardi e i nodi da sciogliere. Sotto la lente finiscono così l’Italia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, seppur con un angolo visuale diverso tra loro. Nella seconda, si parla dei sistemi di censura e filtraggio della rete e della loro applicazione in varie parti del globo, per terminare con i casi di “eccellenza” in materia: Cina e Iran.
Chi Sono
Pubblicato da Marco Ciaffone in Access Denied, Il mondo del Web, Italia, Unione Euopea, USA il 6 aprile 2011
Per chi volesse contattarmi il mio indirizzo e-mail è marco.ciaffone@tiscali.it
Per chi volesse dargli un’occhiata, ecco il mio curriculum vitae Curriculum Vitae Marco Ciaffone






